TIZIANA ALTERIO INTERVENTO DI CHIUSURA DELLA MANIFESTAZIONE
Intervento conclusivo della Marcia della Liberazione di Tiziana Alterio.
Durante la Marcia della Liberazione, svoltasi sabato 10 ottobre in forma statica, come da normativa vigente, in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, si sono susseguiti interventi dal palco per più di tre ore.
Tra gli altri, sono intervenuti il popolo delle partite IVA, psicologi e psichiatri, protagonisti del mondo della scuola, l'avvocato Marco Mori, il giurista Nunzio Gagliotti, Beatrice Marinelli del Comitato Pro Ospedali Pubblici, il giornalista Fulvio Grimaldi, il dottor Dario Miedico, Mohamed Konarè, il blogger Matteo Brandi, Maurizio Martucci, portavoce dell'Alleanza Stop 5G, la dottoressa Anna Rita Iannetti, la parlamentare Sara Cunial, iscritta al gruppo misto alla Camera dei Deputati, lo scrittore Francesco Amodeo.
"Siamo chiamati ad essere felici enon essere schiavi ... restiamo uniti e restiamo umani "
CONCLUSIONI
Mio nonno era un sopravvissuto di guerra, era rimasto invalido tutta la vita ma era stato pronto a morire, come molti altri italiani, affinchè io e voi vivessimo in un Paese libero e democratico con una Costituzione che ha fatto grande l’Italia nel mondo.
Il nostro compito oggi è essere quel ponte invisibile tra i nostri nonni e i nostri figli.
Il nostro compito è restituire al popolo italiano ogni decisione economica, politica, culturale e sociale, decisioni che oggi sono invece nelle mani di quelle elite globaliste, a cui l’Unione Europea e questo governo si sono piegati.
Il nostro compito è riprenderci ciò che è nostro di diritto, la nostra libertà e una vita che sia degna di essere vissuta e onorata.
Dobbiamo tutti insieme trasformare la resistenza in una direzione perché senza direzione mai alcun vento sarà per noi favorevole.
Dobbiamo riprendere in mano la nostra identità come popolo italiano e mediterraneo, ricordarci chi eravamo e chi siamo facendo appello quei valori che sono nostri per nascita ma che abbiamo svilito in nome di un finto progresso che ha portato infelicità, depressione, ansia, paura e che ci ha impoveriti tutti materialmente e spiritualmente.
Ritorneremo ad essere grandi se con forza chiediamo il rispetto della nostra Costituzione e se ci riprenderemo tutti quei beni che una volta erano degli italiani e che grazie a Prodi, Bersani, Amato ora sono in mani straniere. Mi auguro che verrà un giorno in cui queste persone rispondano davanti ad un tribunale e davanti al popolo italiano delle loro azioni predatorie.
Oltre ad avere una visione occorre una rivoluzione comunitaria perché solo ricreando un senso di comunità avremo speranza di vincere questa battaglia.
E una rivoluzione comunitaria significa anche ripartire dai territori per alimentare quelle economie locali che un tempo erano la nostra ricchezza mentre abbiamo permesso che fossero spazzate via dalle multinazionali che ci lasciano a mani vuote perché portano la ricchezza altrove.
Rivoluzione comunitaria vuol dire ancora uscire dalle nostre tane, dalle nostre abitudini e partecipare come cittadini alla trasformazione necessaria, così come voi avete fatto oggi con spirito guerriero.
Non è più tempo di uomini e donne tiepidi, addormentati e addomesticati è il tempo del coraggio.
Ma la visione e l’unità non bastano da soli, abbiamo bisogno di creare un Comitato di Liberazione Nazionale che, per prima cosa, si doti di un ufficio legale.
Visione, Unità e Comitato di Liberazione Costituzionale sono le sfide a cui siamo chiamati.
Abbiamo un grande compito e abbiamo tutte le capacità per determinare il futuro dell’Italia e dell’Europa intera dimostrando per la terza volta nella storia, dopo l’Impero Romano e il Rinascimento, che possiamo essere grandi con un Nuovo Rinascimento Mediterraneo che ridarà centralità all’Italia e indicherà la direzione per una Nuova Umanità.
Restiamo uniti!
Tiziana Alterio
fonte video: https://youtu.be/KyRxcM0jovg